L'attività fisica migliora la vita

Vale per tutti, ma ognuno ha necessità diverse

Incontro con Andrea Cereatti, Michela Chiappalone, Inbal Maidan, Elisa Pelosin, modera: Ugo Della Croce
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Quando 

il 2 novembre, alle 15:00

Dove 

Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
Piazza Matteotti, 9

Età consigliata 

Da 16 anni

Tipologia e disciplina 

Incontro
Medicina e Scienze Biomediche

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Combattere l'invecchiamento con l'attività fisica
Il nostro corpo cambia con l'avanzare dell'età, e con esso le sue funzioni, incluse quelle motorie. È risaputo che l’attività fisica, se svolta con regolarità, limita la progressione del decadimento fisico naturale e, più in generale, aiuta a preservare il nostro stato di salute. Anche quando, negli anni, sopraggiungono patologie con effetti negativi sulla capacità di movimento quali l'ictus, il morbo di Parkinson o la sclerosi multipla, è fondamentale svolgere un’attività fisica mirata al mantenimento delle funzioni residue per rallentare il processo che porta a una vita quotidiana non più autonoma. Sebbene ci sia grande accordo in merito, rimangono poco noti i criteri da seguire per determinare il tipo e la quantità di attività motoria da svolgere nell'arco della giornata. Nell’era della medicina personalizzata e dei big data, è lecito pensare di utilizzare grandi moli di dati personali sullo stato fisico dell’individuo per pianificare tipo, intensità e frequenza dell'attività fisica? Bioingegneri e fisioterapisti hanno unito competenze e condiviso esperienze di ricerca internazionale in uno sforzo multidisciplinare per fornire risposte sempre più accurate. Durante l’incontro gli esperti si confronteranno, evidenziando le conoscenze consolidate, le metodologie e le tecnologie innovative in grado di fornire la giusta formula per svolgere l’attività fisica necessaria a contrastare il naturale decadimento fisico.

In collaborazione con

Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale

Andrea Cereatti è docente di Bioingegneria presso l'Università di Sassari e il Politecnico di Torino. Laureato in Ingegneria meccanica e PhD in Bioingegneria, è stato consigliere di amministrazione della Società Italiana di Analisi del Movimento in Clinica dal 2009 al 2013, e del gruppo tecnico di analisi 3D del movimento umano dell'ISB (dal 2014). È coautore di oltre 100 pubblicazioni e ha brevettato due invenzioni.

Michela Chiappalone coordina il laboratorio di Neural Interface NEurorehabilitation (NINE) presso il Rehab Technologies IIT-INAIL joint lab dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Laureata in Ingegneria Elettronica, ha conseguito il PhD in Ingegneria Elettronica e Informatica presso l’Università di Genova nel 2003. Ha lavorato come vising scholar alla Northwestern University a Chicago e come visiting professor presso il Kansas University Medical Center. Si occupa di neuroprotesica, neuromodulazione, neuroriabilitazione, architetture closed-loop e analisi di segnali neuronali.

Ugo Della Croce è dottore di ricerca in Bioingegneria. Dopo un'esperienza come post-doc a Boston allo Spaulding Rehabilitation Hospital in qualità di biomeccanico, è diventato docente dell'Università di Sassari. Nel 2003 ha trascorso un anno a Charlottesville, come professore associato alla University of Virginia, School of Medicine. Dal 2006 è professore ordinario all'Università di Sassari e mantiene una posizione accademica alla Harvard Medical School. Nel 2017 è stato selezionato dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Cooperazione Internazionale come addetto scientifico dell'Ambasciata d’Italia a Washington, con il compito di potenziare la ricerca bilaterale in campo biomedico. È specializzato in ingegneria riabilitativa e analisi del movimento umano.

Inbal Maidan studia i meccanismi neurali che sottendono andatura, cadute e disturbi del movimento nell'invecchiamento e nei processi neurodegenerativi, provando a identificare i meccanismi cerebrali compensativi innescati durante i compiti cognitivi e motori. Si avvale di tecniche di neuroimaging ambulatoriale come fNIRS ed EEG, che consentono il monitoraggio in tempo reale del cervello durante la deambulazione.

Elisa Pelosin è docente di Fisioterapia presso l’Università di Genova. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Neuroscienze sperimentali presso la stessa università. Si occupa di neuroriabilitazione con un focus particolare sull’individuazione di approcci riabilitativi innovativi per migliorare il cammino, l’equilibrio e ridurre il rischio di cadute negli anziani e nelle persone con morbo di Parkinson.

Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
Piazza Matteotti, 9