Cambiamenti pericolosi

Il declino degli anfibi e l’importazione di specie alloctone

Incontro con Elena Grasselli, Sebastiano Salvidio
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Quando 

il 27 ottobre, alle 16:00

Dove 

Museo di Storia Naturale Giacomo Doria, Auditorium
Via Brigata Liguria, 9

Età consigliata 

Da 14 anni

Tipologia e disciplina 

Incontro
Scienze della vita

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
La sesta estinzione
Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, circa il 30% delle specie di anfibi è attualmente a rischio di estinzione. Le cause di questo fenomeno, ben noto a livello globale, sono molte e spesso più fattori agiscono in maniera sinergica determinando situazioni di stress nelle popolazioni più vulnerabili. Il cambiamento del clima impatta in modo differente sui diversi ecosistemi del nostro pianeta. Per esempio, nelle foreste pluviali di alta montagna, le temperature medie aumentano riducendo la nicchia ecologica disponibile per gli anfibi specializzati alle basse temperature. In ambiente mediterraneo, oltre ad un innalzamento delle temperature medie si prevede una notevole riduzione delle piogge soprattutto in primavera e in estate, quando gli anfibi si riproducono. I cambiamenti climatici possono anche intensificare gli effetti negativi dovuti alle patologie trasmesse dalle specie alloctone importate dal commercio internazionale di animali. Negli ultimi anni, sono stati studiati e descritti due funghi parassiti degli anfibi. Nel Nord Europa il fungo divoratore di salamandre, arrivato dall’Asia, si sta diffondendo, portando velocemente all’estinzione le popolazioni locali della comune salamandra pezzata. È possibile contenere l’epidemia? Elena Grasselli e Sebastiano Salvidio del DISTAV di Genova raccontano ciò che sta accadendo alle specie anfibie a causa dell’azione lesiva dell’uomo.

A cura di

Università di Genova - Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita

Elena Grasselli è ricercatrice in Fisiologia presso il Dipartimento DISTAV dell'Università di Genova. Laureata in Scienze Biologiche, è docente di Fisiologia Animale e Laboratorio, Colture cellulari ed Interferenti Endocrini e Salute. È responsabile scientifico per l’Italia del progetto europeo mirato a combattere la diffusione del fungo divoratore di salamandre in Europa.

Sebastiano Salvidio è professore associato di Zoologia presso il Dipartimento DISTAV dell'Università di Genova. Laureato in Scienze Naturali, ha effettuato ricerche faunistiche in Europa e in Africa sull'ecologia e sulla conservazione di anfibi, rettili e crostacei d'acqua dolce. È stato presidente della Societas Herpetologica Italica dal 2004 al 2008.

Museo di Storia Naturale Giacomo Doria, Auditorium
Via Brigata Liguria, 9

 
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