A mente fredda
L'ibernazione umana
Quando
il 4 novembre, alle 15:00
Dove
Galata Museo del Mare, Auditorium
Calata dei Mari, 1
Età consigliata
Da 8 anni
Tipologia e disciplina
Incontro
Medicina e Scienze Biomediche
- Cosa
- Chi
- Dove

Durante l'ibernazione un orso, uno scoiattolo o un pipistrello riducono le proprie funzioni vitali e, quindi, il consumo di energia: così riescono a sopravvivere e a superare la stagione invernale. In questo stato la loro fisiologia è rivoluzionata: i neuroni si scollegano, il metabolismo rallenta e persino i tumori cessano di crescere. Perché gli esseri umani non si ibernano naturalmente? Questa caratteristica è andata perduta durante l'evoluzione eppure gli uomini, in quanto mammiferi, condividono con gli animali capaci ibernarsi la maggior parte degli organi: basterebbe trovare il giusto interruttore per innescare il processo. La possibilità di ibernarsi aprirebbe la strada ad applicazioni in campo medico utili durante i trapianti d'organo e potrebbe essere usata perfino nelle esplorazioni spaziali: un equipaggio diretto su Marte potrebbe ibernarsi durante i nove mesi di viaggio senza consumare preziose risorse come cibo, acqua e aria. Inoltre, se gli astronauti dovessero essere colpiti da radiazioni potrebbero attenuarne i danni grazie all'ibernazione: rallentando il metabolismo la duplicazione delle cellule danneggiate sarebbe a sua volta ritardata. Il neurofisiologo Matteo Cerri ci conduce alla scoperta dell’affascinante mondo dell’ibernazione.
In collaborazione con
Zanichelli Editore
Matteo Cerri è medico chirurgo, dottore di ricerca in Neurofisiologia e ricercatore in Fisiologia presso lUniversità di Bologna. È associato all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, membro del Topical Team Hibernation dellAgenzia Spaziale Europea e del direttivo della Società Italiana di Neuroetica. La sua attività di ricerca si svolge nell'ambito delle neuroscienze del sistema nervoso autonomo e della fisiologia integrativa.
Galata Museo del Mare, Auditorium
Calata dei Mari, 1